Napoli, 28 marzo 2013- Prima un vertice in Regione, quindi il faccia a faccia serale a Roma con i ministri Fabrizio Barca e Francesco Profumo rispettivamente titolari dei dicasteri della Coesione territoriale e Istruzione, per la questione fondi. Cuore della discussione di una giornata intensissima, Città della Scienza e il suo futuro che fa rima con quello di tutta Bagnoli e dell’area occidentale. Non è un caso che il sindaco Luigi de Magistris, il suo vice Tommaso Sodano e il capo di Gabinetto abbiano avuto questi incontri alla vigilia della monotematica seduta del Consiglio comunale proprio sull’area. Il futuro del sito andato in fumo è fondamentale per aprire nuovi orizzonti su tutto il pacchetto dell’area ovest. E nel corso della riunione in regione qualche attimo di tensione si è registrato quando si è affrontata l’ipotesi della delocalizzazione del polo scientifico, ipotesi che la fondazione cerca di scongiurare anche per non darla vita agli autori del rogo. E mentre si puntano a trovare spazi per una collaborazione con il governo che garantisca al piu’ presto la ricostruzione, le indagini sul rogo vanno avanti, promettendo sviluppi clamorosi. La procura in queste ore si starebbe concentrando su una pista interna quella che porta ai contratti per esercitare attività commerciali nel polo museale ma anche ai finanziamenti pubblici e le assunzioni . Agli atti è finito anche il rogo di una vettura la scorsa estate proprio all’interno di città della scienza. Un particolare che oggi potrebbe essere prezioso nella trama investigativa disegnata in queste ore in procura
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